
PARTNERSHIP, la quarta installazione di MAPS pensata e realizzata nel periodo del lockdown imposto dalla pandemia del Covid19 ha voluto sottolineare l’importanza della collaborazione. Lavorando ognuno da casa abbiamo contribuito collettivamente alla co-creazione di questa azione creativa a distanza che invita a riflettere sull’importanza della cooperazione per proteggere e preservare la salute di tutti, anche quella del Pianeta.
Guarda il video che racconta l’installazione collettiva.
PARTNERSHIP
Installazione virtuale a distanza sulla partnership e l’importanza della collaborazione
Lunedì 25 maggio 2020 – ore 18.45 sulla pagina Facebook Maps
A cura delle studentesse e degli studenti dell’Università di Padova nell’ambito del progetto Maps – Itinerari Artistici per Comprendere il Futuro
200 sagome di carta / 150 foto / 25 video / creatività
La quarta installazione del progetto Maps a tema Partnership si compone di un video che raccoglie i materiali realizzati dai partecipanti (video, foto, frasi, definizioni di partnership) nel periodo del lockdown imposto dalla pandemia del Covid19.
Lavorando ognuno da casa, coinvolgendo i genitori, i fratelli, i coinquilini e interagendo con i vicini o i passanti (sempre nel rigoroso rispetto delle norme di sicurezza) gli studenti hanno collaborato per la creazione di un’opera artistica virtuale.
La tecnologia é il mezzo che in questo periodo ci ha permesso di rimanere in contatto e di comunicare, i guanti e le mascherine i dispositivi che ci uniscono sotto lo stesso progetto di proteggere e preservare la salute di tutti. Con i medesimi strumenti l’installazione invita a riflettere sull’importanza della cooperazione per il raggiungimento di un unico obiettivo: ogni gesto, se pur piccolo, è fondamentale per la riuscita dell’opera.
Questa volta l’installazione sarà diffusa sui socialmedia e tutti avranno la possibilità di condividerla per diffondere il più possibile questo nostro messaggio.
Racconto di PARTNERSHIP
di Valeria Dal Pra
La Partnership deve essere una scelta politica e sociale allo stesso tempo. Si tratta di una collaborazione stretta, di un sodalizio. Ognuno mette ciò che può, il suo meglio, in un’ottica di condivisione e unione
Sebbene si possa parlare di Partnership a livello macro, ad esempio tra nazioni, è nel piccolo, nella quotidianità che dovremo fare nostro questo concetto. Capire come essere in relazione con gli altri ed essere alleati in vista di un progetto comune, per il bene del nostro Pianeta.
Per me Partnership oggi è comunità Ciò che io faccio ha un peso e influenza i miei cari, i miei amici, ma anche i miei concittadini. Si diventa responsabili non solo per il proprio benessere, ma per quello del gruppo. È aver cura: per sé, per l’altro, per il mondo. E attraverso questa relazione con il prossimo si è e ci si riconosce.
Si tratta anche di dedicare tempo ed energie ad una prospettiva condivisa Anche se al momento siamo bloccati nelle nostre città, non posso non pensare di essere cittadina del Mondo Ognuno è chiamato a fare la sua parte, a cercare di rendere questo pianeta un posto migliore.
Racconto di PARTNERSHIP
di Elena Alessandra Fanti
Partnership. Una parola, infiniti significati.
Da cosa dipende il senso che attribuiamo a questa parola? Dalla nostra percezione del vivere insieme: tutto ciò che abbiamo imparato durante il corso della nostra esperienza, ciò a cui siamo abituati, delinea il nostro modo di rapportarci, affidarci, interagire con chi ci circonda Il più delle volte cerchiamo persone simili a noi: ci fa sentire sicuri avere qualcuno che condivide i nostri pensieri, ideologie, colore della pelle, gusti musicali o hobby. Molto spesso i gruppi si formano intorno a questo: ciò che unisce le persone sono le similitudini. Siamo alla perenne ricerca di qualcuno che veda le cose dal nostro punto di vista, che ci capisca, ma sappiamo che, per quanto cercheremo, non esiste qualcuno che sia uguale. Ognuno di noi è unico
Ma sapete cosa ci può unire? Le nostre differenze. è nella nostra differenza che vive la vera evoluzione di noi stessi: è il confronto a permetterci di crescere. Se imparassimo a valorizzare le nostre differenze, più che quello che ci accomuna, non ci sarebbe più una ricerca ma una continua scoperta Per fare tutto questo però è necessario grande coraggio: è necessario accettare che non c’è un modo giusto o sbagliato di vivere (un colore giusto o sbagliato di pelle, un dio giusto o sbagliato da venerare). Ciò che esiste siamo noi, con ciò che ci rende unici. Questo, secondo me, è il vero ponte della partnership: il ponte che ci permette di non essere discriminati ma apprezzati per ciò che siamo; il ponte che unisce una mano adulta con una bambina o una anziana; un ponte che non separa
La sfida sta nell’ascoltare, senza giudicare, ciò che il mondo ci offre.
In fondo non si smette mai di imparare…
Io sono diverso e tu?
Racconto di PARTNERSHIP
di Kone El-Hadji Inza
Per me partnership significa collaborare insieme per raggiungere un obbiettivo comune o diverso. In un modo sempre più individualista, la partnership è una delle chiavi che potrebbe aiutare a consolidare le relazioni che abbiamo gli uni con gli altri. Soprattutto in questi tempi di emergenza sanitaria
Nell’ambito dei diritti umani, la partnership è fondamentale a mio parere, nella misura in cui i diritti umani essendo dei principi universali, ma che possono variare in base all’aria geografica in ragione delle influenze culturali, la collaborazione fra istituzioni nazionali, regionali, sub regionali nonché internazionali può permettere una loro migliore diffusione e consapevolezza tramite una partenariato tra gli attori statali e le organizzazioni della società civile per una governante multilivello
Oltre a questo, nell’ambito dei diritti dell’ambiente, la partnership tra le impresse transnazionali e i governi, può permettere di prendere delle misure più concrete per un migliore rispetto della natura, della biodiversità per fronteggiare meglio le conseguenze del cambiamento climatico
Vi è il bisogno di un’azione globale e coordinata per ridurre al massimo le conseguenze del cambiamento climatico come ci dicono i scienziati. Ma per avere dei risultati più efficienti, non basterà questo, bisogna attuare i meccanismi di follow-up. Gli strumenti di monitoraggio delle misure adottate devono essere rafforzati e questo può avvenire con una collaborazione tra le parti firmatari degli strumenti giuridici
Nell’ambito della ricerca della pace poi, la collaborazione rimane l’unica via di uscita. Prendiamo l’esempio della guerra nel Sudan, dove dopo sei anni di conflitto è stato siglato un accordo di pace nel 2018. Per quanto riguardo l’ambito della salute, la partnership è fondamentale soprattutto in questi tempi di emergenza sanitaria, ad esempio tra i paesi per fronteggiare meglio questa situazione
Nonostante, le divergenze, ci siamo accorti che i ‘’nemici di ieri’’ sono diventati gli ‘’amici’’ di oggi. La Russia ha inviato milioni di mascherine in America che è diventato il paese con il più grande numero di morti. Taiwan che invia mascherine in America, Cuba che invia personali medicali qualificati in Italia. Tutti questi esempi di solidarietà fra gli stati, ci fanno capire che anche in una situazione di ‘’guerra’’ come diceva il presidente francese, si può collaborare per raggiungere un obbiettivo comune, che in questo caso è quello di combattere il covid-19
Nella lotta contro la fame, la collaborazione tra i paesi del Sud e del Nord è fondamentale. Per una agricoltura più rispettosa dell’ambiente, una cooperazione tra il settore privato e il settore pubblico è di buon auspicio
Per concludere, secondo me la partnership è l’unica via per una lotta più efficace contro il cambiamento globale ma non solo anche per promuovere il multilateralismo, la cooperazione e fronteggiare meglio tutte le sfide del nostro secolo.